Sinopsis
Una tragedia segna le origini della città di Venezia: Basiola, figlia di Orso Faledro, un tribuno pagano destituito e accecato dai Gràtici, suoi avversari cristiani, medita la più crudele delle vendette. La donna, colma di risentimento, usa la sua bellezza e sensualità per spingere i fratelli, Marco, il nuovo tribuno, e Sergio Gràtico, il vescovo, ad un duello fratricida: Marco uccide Sergio, ma Basiola viene condannata alla stessa pena cui fu condannato il padre. Punita la donna, Marco salpa verso l’Egitto su una nave imponente, per riportare a Venezia le spoglie di San Marco.
Impreziosito dall’interpretazione della danzatrice Ida Rubinstein, il film è tratto dalla omonima tragedia (1908) di Gabriele D’Annunzio (padre di Gabriellino) e rientra nel novero delle riduzioni cinematografiche che il poeta si impegnò a realizzare nel contratto stipulato con il produttore torinese Arturo Ambrosio. Oltre che per gli evidenti debiti linguistici, La nave tradisce le sue origini dannunziane nell’impianto ideologico, che sembra alludere apertamente al mito diciannovesco della vittoria mutilata e presagire i destini coloniali dell’Italia mussoliniana.